Posti “particolari” da visitare a Calitri

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Accanto ai soliti luoghi itineranti di Calitri, esistono strane opere nascoste anche nei labirintici vicoli e Tra gli insoliti sentieri dei limitrofi boschi. Fra le meraviglie naturali del territorio Calitrano vi troviamo nascoste alcune opere particolari, è facile indicarle fuori da ogni conttesto, li dove l’atmosfera è sicuramente inconsueta vi si trovano poemi rocciose poesie scolpite. Se stai pensando di trascorrere qualche giorno e Calitri, quindi, ecco alcuni posti da cercare nel suo territori.

 

Lago delle Canne

Il Lago delle Canne è una piccola perla di Castiglione, tra il territorio di contrada Provolacchi e bosco Zampaglione, noto sopratutto per un fenomeno naturale unico che si verificava ogni estate dove le sue acque si ritirano completamente. Questo evento è causato dalla presenza di numerosi animali selvatici e al pascolo che, in determinate condizioni climatiche, ne provocano la sua totale scomparsa. Oggi, il fenomeno non si manifesta molto spesso con la stessa frequenza, ma, al contrario, l’acqua è di un colore verde intenso, quasi da prateria.

Una volta arrivati al lago, potraste percorrere il percorso vita che lo costeggia: si tratta di una camminata sportiva di una mezzora, passeggiata adatta a tutti, anche ai piccini. Lungo il percorso troverete anche piccole aree sosta per pic-nik dove la natura è incontaminata e pura.

Percorso vegetale, Il Sentiero della Cupa

Fra i posti “particolari” a Calitri bisogna anche menzionare la il percorso vegetale del Sentiero della Cupa, un percorso unico nel suo genere. Al suo interno vi sono custodite alcune opere d’arte, ideata dal collettivo artistico Nicura nel 2002, è un esempio di ambiente naturale che si fonde perfettamente con l’inserimento di opere. La particolarità di questo sentiero sta nella sua narrazione: miti e leggende di creature intrecciate tra le sue pietre i suoi alberi, daranno vita alle sugestioni verdi. Il Sentiero della Cupa si trova ai piedi est della collina del centrostorico, accesso da Largo SanBernardino, e rappresenta un tributo alla cultura tradizionale fonte di racconti fantastici e mistici popolari, fatta di leggende e miti, creature delle tradizioni fantastiche delle credenze popolare, in quanto trattasi di vecchi racconti di presenze demoniache, folletti e streghe, in aggiunta lungo il suo percorso naturalistico di una ricerca botanica locale, vi sono aggiunte opere artistiche, lasciate e installate da diversi maestri contemporanei, caratterizzando il suo percorso, sculture, iscrizioni, composizioni, posate in diverse manifestazioni, per lo più costituite da materiali locali, semplici e comuni, con il passare del tempo saranno sempre più assorbite dalla natura, dato che alcune sono realizzate con materiali di recupero naturali.

Acqua di fonti ruscelli e fiumi

Il fiume Ofanto è il più celebre per il suo lungo percorso tra tre regioni, un percorso sommerso di storia, scorre ai piedi del paese creando sulle sue sponde scorci di natura incontaminata e selvaggia, e che regala un effetto surreale sia d’estate che d’inverno. Questo però non è l’unico nostro percorso d’acqua, affluenti torrenti è sorgenti caratterizzano l’intero territorio di Calitri, quali a ovest il fiume Osato a est Cortino a sud sulla sponda opposta il fiume ficocchia è li che sin negli anni addietro vi troviamo numerevoli tracce di insediamenti industriali. Poi non mancano le fontane recenti e preesistenti, sommergendo il territorio di ricchi zampillanti refrigeri. Esempio alcune più conosciute frequentare come quella dellaFica, dellaNoce, dellaCerzolla, deiProvolacchi, dellaPagliarola, diSant’Arcangelo, deiCialeo, deiPepponi, delRimanente, deiBriganti, deiCerini, deiMonaci, diBerrilli risalente all’epoca barocca, e tante ancora, da aggiornarne un diversificato itinerario, in quanto ne spunta una ad ogni contrada riconosciuta ogni masseria del territorio Calitrano. Grazie a dei frequenti lavori di pulizia manutenzione e restauro avvenuti negli anni, molte di queste fontane sono efficienti alle loro funzioni, una sicurezza dissetante, certezza di aprovigionamento idrico che continuerà a essere un simbolo di questi verdegianti luoghi.

Labirinto del Centro Storico

Bisognerà arrivare al Belvedere di Santa Lucia per carpirne la sua complessa bellezza, basta non perdersi nel trovare il luogo  da visitare. Qui si trova il più grande labirintico  Centro Storico dell’ AltaIrpinia. L’idea è attraversarlo e esplorarlo in tutto il suo spazio, anch’esso nasconde la sua piccola collezione d’arte contemporanea. I lavori artistici iniziati nel 2002, terminati cinque anni all’interno del suo intricato percorso aperto al pubblico. La forma piramidale del centro storico richiama lo schema delle antiche città medievali o del rinascimento, che con le sue costruzioni seguono le linee di livello della presistente collina di arenaria costellata dalle sue grotte, mentre al suo apice si trovava un castro o castrum con una vista a 360gradi, probabilmente un punto di osservazione ideale sulla valle che completa lo schema difensivo federiciano osservando e comunicando a vista con i vicini castri.

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I vigneti di Calitri

A volte i luoghi più particolari sono sotto gli occhi di tutti. Nei pressi del Monte gagliano località Visciglieto, si trovano antiche vigne con storie particolari. Questi vigneti rappresentano un pezzo di storia calitrana che si sono conservate fino ai nostri giorni. Nonostante ciò, questa piccola oasi a sud-ovest spesso coinvolte in storie travagliate. Nonostante avvicendarsi dei tempi le famiglie calitrane continuano a occuparsene con cura fino alla fine, menzionandole esplicitamente tra le più preggiate.

Principi Baroni, Prelati

Immenso è il mondo e di vicende storiche anche, mollte hanno caratterizzato i confini di queste campagne, il passaggio dei territori e diversi proprietari, dai regi demani del Principato Ultra, al vassallato baronale dei personaggi illustri della storia locale, vicende storiche che diventano vere e proprie storie fiabesche. Questo piccolo centro, situato nella provincia di Avellino, a pochi chilometri da Melfi (PZ), è famoso per il suo Borgo Castello e per i suoi vicoli e Palazzi che creano la sua atmosfera che riportano indietro nel tempo.

La famiglia Gesualdo è stata rimpiazzata dai Principi Mirelli,  i Rinaldi, i Zampaglione Berrilli e Tozzoli che hanno voluto riportare un’ambientazione quasi medievale ispirandosi alle antiche politiche latifondiste del luogo. All’interno del borgo antico si trovano una serie di palazzi nobiliari settecenteschi e ottocenteschi e alcune piccole chiesette, costruite nell’area cuscinetto tra i ruderi del castello e centro abitato. Alcune cappelle e chiesette non del tutto scomparsa e assorbite dal tessuto urbano erano connesse a maestosi palazzi un tempo conventi, poi scuole e asili, ora civiche abitazioni. Testimonianza nei reparti esposti nel museo della ceramica nel Borgo Castello o il suo lapidarium, o anticarium, trapetum e cellavinaria il nuovo etnografico voluto e creato dalla pro loco con attrezzi agricoli, quotidiani, un museo delle ceramiche contemporanee e un museo delle tradizioni. Troverete, poi piccoli spazzi o grotta sottani occupate da negozi di artigianato e degustazioni.

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• Ristonti
• Pizzerie
• Cantine
• Grotte
• Case ospitanti

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Vivo a Calitri e ho circa un mezzo secolo (o quasi!). Ho sempre amato descrivere  alimentando la curiosità, dove l’arte espressiva è il mio carburante: i più simpatici mi chiamano “ilDioDeiVicoli”; i meno simpatici, beh lasciamoli perdere… Lavoro in diversi settori, mi occupo in diversificati campi, mi interessa il Teatro e la Musica, il Disegnare e Progettare, plasmare ceramica e creare, costruire e riparare, leggere e scrivere, le arti sono le mie più grandi passioni, ma ogni occasione è buona per saperne di più su ciò che succede intorno a noi.

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